Il Deutsche Alpenkorps
ll Deutsche Alpenkorps germanico (DAK) operò sul fronte dolomitico dal 19 maggio 1915 fino alla metà di ottobre del medesimo anno. La presenza di truppe germaniche sul fronte italiano rappresentò un’ anomalia diplomatica perché non esisteva stato di guerra tra Germania ed Italia.
Per rinforzare il fronte meridionale che era rimasto sguarnito dopo l’invio dei contingenti austriaci sul fronte della Galizia, la Germania inviò un forte contingente di truppe composto da 25 battaglioni, 8 squadroni, 28 batterie d'assedio, varie compagnie d'appoggio; i soldati erano principalmente Bavaresi (2 reggimenti) e Prussiani (1 reggimento), inoltre era stato formato un battaglione da montagna con uomini del Wurttemberg.
Pur non essendo nello specifico truppe da montagna, i contingenti del DAK si dimostrarono subito ottimi soldati idonei alla guerra alpina, supportati da una grande organizzazione logistica e da armamenti moderni, soprattutto mitragliatrici ed artiglierie.
Non potendo essere impiegato in azioni offensive, il DAK contribuì in maniera sostanziale alla creazione di strutture difensive in quota, nel settore di Lusia-Bocche, sulla Costabella e sul fronte della Marmolada.
In occasione di alcune azioni offensive italiane, però, come nel corso del tentativo di sfondamento sulla direttrice Allochet-Valle di San Pellegrino, le mitragliatrici del DAK sulla Punta dell’Ort e gli obici piazzati a Fango contribuirono in maniera sostanziale ad arginare l’attacco.
Dotati di ottimo equipaggiamento, furono autorizzati dal 1915 a fregiarsi dell’Edelweiss, che divenne il simbolo dell’Unità.
Ai primi di ottobre 1915 arrivarono gli equipaggiamenti invernali e furono allestiti adeguati ricoveri e teleferiche per portare in quota i rifornimenti. Tuttavia il Comando Generale dell'Esercito tedesco, ritenendo stabilizzata la siituazione sul fronte dolomitico, ordinò il ritiro del DAK ed il suo invio sul fronte occidentale.
La dichiarazione di guerra tra Italia e Germania avvenne solo il 28 agosto 1916