…1914
...e la Valle di Fassa era terra di confine dell’Impero d’Austria e Ungheria, situata nella Principesca Contea del Tirolo-Vorarlberg.
A seguito dell’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando (28 giugno 1914), erede al trono Imperiale, e dell’Arciduchessa Sofia, l’Austria dichiarò guerra alla Russia.
Ai primi di agosto anche i sudditi Fassani delle classi dal 1873 al 1895 furono interessati dall’ordine di richiamo, diramato casa per casa dai gendarmi.
I reggimenti dei Kaiserjäger e dei Landesschützen vennero inviati a combattere sul fronte orientale, in Galizia e sui Monti Carpazi quella che doveva essere una “guerra lampo”.
Ben presto i reggimenti tirolesi fecero conoscenza, a loro spese, con una realtà molto differente: mandati all’attacco allo sbaraglio, vennero falciati dal fuoco delle mitragliatrici russe, utilizzate per la prima volta in modo estensivo.
Nelle prime sei settimane di guerra i morti furono oltre 9000 e i prigionieri, numerosissimi, vennero avviati ai campi di prigionia russi, rinchiusi in baracche infestate dal tifo, falcidiati dalla denutrizione e dal freddo.
Fra i giovanissimi coscritti trentini nacque questo triste canto che ben descrive l’orrore di quell’esperienza...
Quando fui sui Monti Scarpazi
"Miserere" sentivo cantar,
T'ho cercato fra il vento e i crepazi
Ma una croce soltanto ho trovà.
Oh mio sposo eri andato soldato
Per difendere l'Imperator,
Ma la morte quassù hai trovato
E mai più non potrai ritornar.
Maledeta la sia questa guera
Che mi ha dato sì tanto dolor,
Il tuo sangue hai donato a la tera
Hai distrutto la tua gioventù.
Io vorrei scavarmi una fossa
Seppelirmi vorrei da me,
Per poter colocar le mie ossa
Solo un palmo distante da te.