Colifon
Gli avamposti italiani
Le truppe austriache e tedesche che presidiavano le postazioni in cresta sulla Punta Alochet, sul Passo delle Selle e sulle Creste di Costabella, dominavano l’alto altopiano erboso denominato Campagnaccia.
Erano i primi giorni di guerra e l’offensiva italiana fu diretta verso la conquista di queste postazioni.
Il 18 giugno 1915, i bersaglieri italiani si spinsero oltre il Passo di San Pellegrino ed occuparono I due piccoli rilievi erbosi del Sas dal Musc e del Colifon.
L’attacco italiano si esaurì sulla Punta Alochet e i bersaglieri furono costretti dopo alcune ore a ritirarsi, ma mantennero gli avamposti trincerati, collegati alle retrovie da mulattiere e trincee.
ITINERARIO
Le trincee e le postazioni della prima linea italiana sul Colifon sono state nuovamente rese agibili dall’Associazione “Sul Fronte dei ricordi” e in parte visitabili anche nella stagione invernale.
Dal Passo San Pellegrino (m 1895) si imbocca il sentiero n° 604 che con costante pendenza percorre i pascoli della Campagnaccia.
Dopo circa un’ora di cammino, ci si distacca sulla sinistra dal sentiero principale e si seguono i segnavia (paletti verniciati di rosso e bianco sovrastati da filo spinato) fino a raggiungere dapprima i ricoveri in caverna e, successivamente, le cannoniere italiane del Colifon che battevano le postazioni austriache sulla cresta di Bocche.
Agevolati da un cavo metallico si accede alle postazioni visitabili all’interno se muniti di torcia elettrica.
I lavori di ripristino hanno reso percorribile una galleria che mette fin comunicazione le postazioni in caverna con una lunga trincea alle pendici di Punta Alochet.
Il rientro al Passo San Pellegrino avviene attraverso la mulattiera italiana del Sas dal Musc che assicurava i rifornimenti alla prima linea; prima dell’arrivo al Passo si costeggiano alcune caverne ricovero/deposito
L’itinerario può essere abbreviato di ~ mezz’ora utilizzando la seggiovia Costabella.
© Marco Barbieri - www.webmapp.it Dati cartografici e condizioni d’uso