Passo Pasché
Le postazioni avanzate
In alta Valle S. Nicolò, a copertura del sottosettore di Passo Pasché, venne dislocata una piccola guarnigione in località Forcia, sopra le cascate del rio San Nicolò.
Da essa dipendevano le trincee e le postazioni in caverna poste a difesa più in alto, sull’orlo dei Lastei di Pasché.
Tali opere di difesa impedirono il tentativo di sfondamento delle truppe italiane nell’ottobre 1916.
ITINERARIO
Dal Rifugio “Baita alle Cascate” si segue il sentiero 609 che, ripido, rimonta il risalto boscoso; al termine della salita si raggiunge la conca prativa di Jonta (2071 m) ove sono presenti alcune baite.
Dopo breve tratto pianeggiante si rientra brevemente nel bosco.
Il sentiero con ripidi tornanti si dirige verso destra verso la base della parete rocciosa fino a raggiungere alcune caverne sulle cui pareti sono ancora visibili gli isolatori in ceramica delle linee elettriche e telegrafiche ed alcuni ancoraggi delle baracche. Da tali postazioni si intuisce un ripido tracciato che si dirige verso la sovrastante Cresta di Costabella.
Si prosegue su terreno più sassoso con resti di reticolati sul sentiero 609, tagliando la testata della Valle, e con una serie di ripidi tornanti si raggiunge il ciglio superiore del ripiano alla base del Col Ombert.
Una lunga trincea si diparte a occidente verso Cima Uomo a dominare tutta la Valle San Nicolò.
Il sentiero procede in piano aggirando uno sperone roccioso.
Seguendo sulla sinistra tracce di sentiero si supera la balza erbosa e se ne raggiunge la cima fino ad entrare in una stretta trincea di cresta con opere in caverna.
La si percorre in discesa con grande cautela fino ad un esposto terrazzamento: su una delle pareti interessante iscrizione.
Si raccomanda, come sempre, la massima prudenza quando si percorrono opere militari al di fuori dei sentieri tracciati.
Tornando brevemente indietro si discende, quindi, per tracce di sentiero raggiungendo numerose opere austriache in caverna alla base della via normale per il Col Ombert.
Il sentiero 609 prosegue raggiungendo un ampio pianoro, sede di numerosi resti di avamposti austriaci fino a raggiungere il rifugio Contrin.
L’itinerario è lungo, solitario e privo di punti di appoggio fino al Rifugio Contrin. Se ne consiglia l’effettuazione in condizioni di tempo stabile.
Ringrazio per aver permesso la pubblicazione dell’inedita foto Paolo Migneco
Postazione austriaca con mitragliatrice Maxim
alle pendici del Col Ombert
© Marco Barbieri - www.webmapp.it Dati cartografici e condizioni d’uso