Fuciade
Il comando italiano
Il 27 maggio 1915 gli uomini del Battaglione Belluno varcavano il confine ed occupavano l'ampia conca erbosa di Fuciade.
Nei tabià (fienili) di Fuciade si insediò il comando della 206ª Compagnia del Battaglione alpini val Cordevole, oltre a un piccolo ospedale da campo e ai depositi.
La 206ª Compagnia del Battaglione alpini Val Cordevole, comandata dal Capitano Arturo Andreoletti, svolse le principali operazioni da parte italiana in questo settore.
Nel marzo 1916 un'enorme valanga travolse l'accampamento italiano danneggiando gravemente le baracche ricovero e i magazzini e causando una quarantina di vittime, fra le quali il cappellano del battaglione, don Costanzo Bonelli.
ITINERARIO
Si raggiunge da Moena il Passo San Pellegrino (m 1919) ove si può lasciare l’automobile.
Nascosto tra l’erba, ma recintato, si intravede il cippo che sanciva l’antico confine fra Repubblica Veneta, Principato di Trento e Diocesi di Bressanone: allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, tale confine rappresentava la linea di demarcazione tra Italia ed Austria.
Poco prima di discendere l’altro versante, si imbocca sulla sinistra la ex strada militare italiana (segnavia n° 607, Alta Via n° 2), per lo più pianeggiante, verso l’Albergo Miralago. Si prosegue in falsopiano sul comodo sentiero fino a raggiungere in circa un’ora la conca di Fuciade, anfiteatro calcareo, delimitato dal Sas de l’Om, Cigolè e Sas de Valfreida.
Lungo il sentiero, su una roccia, è posta l'iscrizione della Compagnia Genio Pionieri che realizzò la strada militare.
L’itinerario si conclude al Rifugio Fuciade (m 1972) nei cui pressi è posta anche una cappellina.
Il Rifugio è raggiungibile anche d’inverno con le ciaspole.
Ringrazio per alcune delle foto Flavia Pizziolo
© Marco Barbieri - www.webmapp.it Dati cartografici e condizioni d’uso